Beato Teresio Olivelli

 Beato Teresio Olivelli         Link

CENNI BIOGRAFICI

Teresio Olivelli nasce a Bellagio (CO) il 7 gennaio 1916.

Con il trasferimento a Mortara (PV) e gli studi liceali e universitari entra nell’attivismo dell’Azione Cattolica.

Dopo la laurea in giurisprudenza, inizia un intenso impegno socio- culturale, aderendo parzialmente e criticamente al fascismo, dal quale si distacca ideologicamente a causa delle primarie scelte cristiane.

Chiamato a Roma all’Istituto Nazionale di Studi, vi opera per soli otto mesi, poichè rifiuta l’esonero e intraprende il servizio militare.

Non vuole considerare dall’alto di un ufficio la maturazione degli eventi, ma desidera stare con i soldati, la parte più esposta e più debole del popolo.

La campagna di Russia lo prova profondamente, ma egli la vive con un altissimo senso della carità cristiana, con la pietà verso i feriti fino al rischio della propria vita.

Rientrato in Italia si dedica all’educazione dei giovani come rettore del collegio Ghislieri di Pavia.

Dopo l’8 settembre 1943, non volendo farsi complice dei tedeschi, è arrestato e deportato in Germania.

Fuggito si inserisce nella resistenza cattolica lombarda.

Fonda il foglio clandestino il Ribelle: in queste pagine esprime il suo concetto di resistenza; essa è “rivolta dello spirito” alla tirannide, alla violenza, all’odio. Scrive la preghiera Signore facci liberi, comunemente detta ‘Preghiera del ribelle per amore”.

Arrestato a Milano 1127 aprile 1944, finisce i suoi giorni nei campi di concentramento di Fossoli, Bolzano, Flossenburg, Hersbruck.

In questi luoghi aberranti, ad imitazione del Re dei martiri e spinto da una salda fede in Cristo, si sacrifica per amore dei fratelli: interviene in difesa dei compagni percossi, rinuncia alla razione di cibo in favore dei più deboli.

Ormai deperito si protende in un estremo gesto d’amore verso un prigioniero brutalmente pestato, facendo da scudo con il proprio corpo.

Viene colpito con un violento calcio al ventre, in conseguenza del quale muore il 17 gennaio 1945.

Del Servo di Dio Teresio Olivelli è in fase avanzata lo studio eroico delle virtù e del martirio presso la Congregazione delle Cause dei Santi.

 Notiziario sulla causa di beatificazione

Informazioni sulla Causa di Beatificazione – Febbraio 2011 – pro manuscripto

Per ulteriori aggiornamenti visitare il sito www.teresioolivelli.it

Quando poi Cristo è l’ideale, quando sentiamo in noi il Cristo vivificato, che ci sospinge, credo che il dovere si attui nell’amore totalitario di Lui e debbaessere consumato fino all’ultima stilla. (Teresio Olivelli)

Lo stato attuale della causa

La diocesi di Vigevano, ha da tempo assunto l’impegno di accertare la vita virtuosa di un suo figlio spirituale Teresio Olivelli, promuovendone la Causa di beatificazione, il cui iter, iniziato ufficialmente il 29 marzo 1987, ha compiuto un significativo passo in avanti nel mese di dicembre 2010. Infatti, il Relatore Generale della Congregazione delle Cause dei Santi presso la Santa Sede ha autorizzato la stampa della Posizione sulla vita e sulle virtù, redatta da Mons. Paolo Rizzi, che a breve andrà all’esame dei periti storici del medesimo Dicastero vaticano. Giunti a questo momento cruciale della Causa, è importante che le comunità parrocchiali e i singoli fedeli lo considerino sempre più come intercessore di grazie e di favori spirituali, rivolgendosi a lui nella fervida preghiera.

Teresio Olivelli godeva in passato e gode attualmente di una consistente fama di santità in Lombardia e nell’ambito dell’Azione Cattolica, come pure nel mondo degli Alpini. La fama di Uomo di Dio, che circonda questa straordinaria figura, dopo la morte e fino ai nostri giorni, deve essere ora rafforzata da grazie ottenute per sua intercessione. Tali eventi e la crescente devozione, favoriranno la positiva conclusione della Causa di Beatificazione, che avverrà soltanto con il riconoscimento di un miracolo, attribuito alla sua intercessione. Ciò sarà possibile solo mediante le preghiere sincere di coloro che, vedendo in Teresio virtù eroiche e santità di vita, vorranno affidarsi a lui.

Pertanto, suggeriamo all’Azione Cattolica, alle Parrocchie, alle Associazioni, agli ammiratori e ai devoti del Servo di Dio di costituire dei piccoli “Gruppi di preghiera Teresio Olivelli”, con l’impegno di programmare il 17 di ogni mese (giorno della morte), la recita del S. Rosario o la celebrazione della S. Messa, con l’aggiunta dell’apposita preghiera di beatificazione.

 

Cenni biografici

Quando muore nel lager di Hersbruck a soli 29 anni, Teresio Olivelli ha raggiunto un’altissima maturità spirituale. Nato a Bellagio (CO) il 7 gennaio 1916, la crescente tensione ascetica illumina la sua esistenza dall’adolescenza e gioventù all’età adulta, vissute tra Mortara, Vigevano e Pavia, fino al giorno della morte. Una fede profonda quella di Teresio, maturata nell’Azione Cattolica, di cui fu socio zelante, permeato di virtù soprannaturale, stimato da quanti gli sono accanto, che vedono in lui il vero apostolo sempre sollecito nell’aiuto al prossimo. Nella guerra di Russia è impegnato a testimoniare il Vangelo della carità: tra i pochi sopravissuti alla disastrosa ritirata, si distingue per i gesti eroici, prendendosi cura dei feriti. Gli alpini da lui salvati testimoniano la sua abnegazione quasi incredibile e il suo livello di donazione non comune.

La guerra accresce in Teresio il desiderio di vivere nel completo dono di sé, che si tradurrà di lì a poco nell’impegno nella resistenza, dove opera non per scelta politica, ma in obbedienza ad un imperativo evangelico: l’amore verso i fratelli, storicamente identificati con il proprio popolo oppresso. All’indomani della caduta del fascismo, al quale aderì in una posizione limpida e critica, sceglie la resistenza cattolica, come luogo di testimonianza della fede. Non si definisce mai partigiano, ma ribelle per amore: il suo impegno è di carattere pedagogico, teso alla diffusione di una ribellione, intesa come “rivolta dello spirito”.

Arrestato il 27 aprile 1944, la sua vita diventa un crescendo di donazione: nel carcere di Milano, nei lager di Fossoli, Bolzano, Flossemburg ed Hersbruck si sacrifica per amore dei fratelli: difende i compagni percossi, rinuncia alla razione di cibo in favore dei più deboli. Ormai deperito, si protende in un estremo gesto d’amore verso un prigioniero brutalmente pestato, facendo da scudo con il proprio corpo. Colpito con un violento calcio al ventre, muore il 17 gennaio 1945.

 

Eventi

L’ADUNATA NAZIONALE DEGLI ALPINI A BERGAMO

 

Quest’anno è stata una adunata speciale, perché gli Alpini di Bergamo ci hanno chiesto di portargli una mostra di Teresio Olivelli. La richiesta ci ha inorgogliti e un po’ intimoriti, ma ce l’abbiamo fatta. Dal 6 al 9 maggio scorso, abbiamo allestito la mostra predisposta dell’Azione Cattolica di Vigevano, nel chiostro della Parrocchia di S. Maria delle Grazie, dove abbiamo trovato una accoglienza stupenda. La Mostra è stata molto apprezzata, ricevendo numerosi inviti di portarla in molti luoghi d’Italia. È questa la miglior prova che la figura di Teresio Olivelli è importante e molto conosciuta in tutto il Nord Italia. Molte persone ci hanno riferito di scuole a lui dedicate, di cippi, lapidi commemorative; molti Alpini ci hanno riferito che loro vecchi compagni citavano l’eroico sottotenente Olivelli che invece di pensare a salvarsi la pelle si prendeva cura dei feriti. Fate bene a ricordare questo Alpino, ci hanno detto.

Vedere poi l’immagine di Teresio con il manifesto dell’Adunata di Bergamo, collocati insieme nella chiesa di S. Maria delle Grazie, procurava un senso di vertigine: ma eravamo proprio riusciti a generare tutto questo? E capisci di non aver sbagliato a distaccarti dagli altri Alpini, quelli con cui non vedevi l’ora per immergerti nell’Adunata. I turni alla Mostra sono stati un po’ pesanti. ma credeteci ne è valsa la pena!

Renzo De Candia

Gruppo Alpini Vigevano-Mortara

 

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In una Bergamo pacificamente invasa da circa 500 mila Alpini per l’83° Adunata Nazionale, abbiamo avuto la grande occasione di ricordare la vita e le virtù eroiche, cristiane e umane, del Servo di Dio Teresio Olivelli, morto nel campo di concentramento di Hersbruck per aver cercato di difendere un compagno di prigionia. Il presidente dell’Azione Cattolica di Vigevano, prof. Gabriele Sonzogni, ha letto la relazione preparata da Mons. Paolo Rizzi, curatore della corposa biografia di Teresio “L’amore che tutto vince”, lavoro di supporto alla fase romana del processo di canonizzazione. La commemorazione della luminosa figura del giovane Teresio Olivelli è stata tenuta in una sala adiacente il chiostro della centrale Basilica delle Grazie. Tra i presenti anche l’on. Savino Pezzotta.

Alla nostra associazione l’ADOV (Associazione Donatori Voce di Pavia) ha donato un audiolibro per non vedenti del libro di Mons. Rizzi.

Nel ricordo di Teresio, orgogliosi di poter vantare un così grande Aderente alla nostra Azione Cattolica Vigevanese, preghiamolo perché possa intercedere per tutti noi: in terra così generoso nel dono di per gli altri, dal cielo ci aiuta sicuramente già fin da ora.

Azione Cattolica

Diocesi di Vigevano

 

Fama di santità e Grazie ricevute

 

Abbiamo vissuto un avvenimento straordinario: il 60° della morte di Teresio Olivelli, che ci ha presentato, alla sua eroica maniera, lo stile di vita che Gesù in modo sublime ha sperimentato e ci ha indicato. Esso si può riassumere nella frase “Chi perderà la propria vita per causa mia la salverà”. Su questa parola Teresio ha speso la sua esistenza (don Gianfranco Zanotti, giugno 2005).

In questo ultimo anno la mia vita ha attraversato numerose prove e sofferenze, ma l’aiuto di Teresio Olivelli e il suo sostegno mi hanno dato la forza di andare avanti. In questi momenti difficili mi è stato vicino e, grazie a lui ho rafforzato la mia fede (Carla, 14 marzo 2006).

Tutto parte dalla Croce e come Cristo Teresio ha dato la vita per i suoi fratelli, la sua morte infatti di deve alle percosse subite nel campo di concentramento di Hersbruck, dopo aver difeso un suo compagno (Mons. Bruno Molinari, Vicario episcopale di Lecco, Cassina Valsassina 31 luglio 2010).

Un personaggio ancora attuale per le forti motivazioni all’impegno sociale, tanto che sulla targa della piazza abbiamo omesso le classiche date di nascita e morte, per sentirlo più vicino a noi e rinnovarne ancor di più il ricordo (Roberto Combi, Sindaco di Cassina Valsassina 31 luglio 2010).

Grazie per ricordarci, con la breve nota biografica di Teresio Olivelli, che ci sono dei Campioni della Bontà e non solo campioni di sport, di canzoni, di cinema e di festival vari. Dobbiamo guardarci attorno con attenzione e vedremo ancora tanti giovani come Teresio, pronti a sacrificarsi per gli altri. Sono luce e speranza di un domani migliore (Germano, 26 maggio 2010)

I sacrifici di un giovane valoroso e altruista non devono andare sprecati, ma devono essere raccolti per farne tesoro (Antonia Migliaresi, 27 maggio 2010)

Se si ottiene qualche grazia per intercessione del Servo di Dio Teresio Olivelli,

se ne dia notizia alla Postulazione

Curia Vescovile – Piazza S. Ambrogio, 14 – 27029 VIGEVANO

postulazione.olivelli@virgilio.it

Iter Causa e Preghiera di Beatificazione

PREGHIERA DI BEATIFICAZIONE

O Dio, Padre di infinita carità,

che attraverso il tuo servo fedele Teresio Olivelli

hai mostrato lo splendore

del tuo amore sollecito e misericordioso,

umilmente ti preghiamo:

degnati di glorificarlo anche su questa terra

e fa che la sua virtù sia riconosciuta dalla Chiesa

come lampada che brilla

nell’oscurità della notte.

Nella piena partecipazione alla Croce di Cristo

e spinto da una salda fede in lui,

egli ti ha amato e si è eroicamente prodigato

fino all’estremo sacrificio della vita,

soccorrendo i deboli,

aiutando i poveri,

difendendo gli oppressi,

rendendo ovunque

una forte testimonianza evangelica.

Per i meriti e l’intercessione di Teresio Olivelli,

ti supplichiamo di concederci la grazia

che fiduciosamente chiediamo.

Salga a te, Padre, per Gesù tuo figlio

e nella potenza dello Spirito Santo, l

ode perenne per i secoli eterni.

Amen.

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Chi ottenesse grazie per intercessione del Servo di Dio Teresio Olivelli è pregato di dame notizia a: Postulatore Causa di Teresio Olivelli, Piazza S. Ambrogio 14 – 27029 Vigevano; postulazione.olivelli@virgilio.it

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Iter e stato attuale della Causa di beatificazione
del Servo di Dio TERESIO OLIVELLI

La fama di santità e di martirio di Teresio Olivelli è già presente nei suoi compagni di prigionia nei lager nazisti, mentre è ancora in vita lo reputano zelante apostolo e vero santo e, da subito, ritengono la sua morte come la morte di un martire. Alcuni superstiti dei campi di concentramento, appena giunti in Italia a seguito della liberazione dai medesimi lager, asseriscono: “Era un santo! Ha dato la vita per noi. E’ morto per noi”.
Con l’estate 1945 inizia un fervore di commemorazioni e di iniziative, suscitate dai diretti testimoni della vita eroica di Teresio. La fama di santità si diffonde un po’ ovunque in tutte le regioni d’Italia, specialmente tra gli alpini, i reduci e il mondo della Resistenza.
Nel 1970 un coro unanime di voci, provenienti dal mondo ecclesiale, culturale e da vari ambiti della società civile, rivolge formalmente una pressante supplica al Vescovo di Vigevano, Mons. Luigi Barbero, affinchè introduca la causa di beatificazione del martire della carità Teresio Olivelli. Nel gennaio 1971 il Presule incarica il sig. Attilio Baratti, nella qualità di delegato vescovile, a condurre un’indagine previa e conoscitiva, raccogliendo tutti gli elementi documentali, testimoniali e biografici finalizzati alla formulazione di un giudizio di merito, riservato al Vescovo, sull’eventuale apertura della menzionata causa. La morte del Vescovo Barbero il 1 aprile 1971 e poi le precarie condizioni di salute di Baratti (che fino al 1977 raccoglie e cataloga materiale), interrompono l’iter. Morto Baratti nel 1980, l’anno seguente il Vescovo Mons. Mario Rossi incarica don Bruno Grandi di occuparsi della promozione della causa olivelliana; in seguito nomina Postulatore p. Cairoli e Vice-postulatore don Bruno Grandi. Viene acquisita nuova documentazione, specialmente gli scritti di Teresio, ma ben presto muoiono sia il Postulatore che il Vice-postulatore. Agli inizi del 1986 Mons. Rossi prende contatti con p. Innocenzo Venchi, che accetta di seguire la Causa e ne è nominato Postulatore il 25 settembre 1986. Nel frattempo vengono costituiti la Commissione storica, composta dal rag. Pietro Trovati e dal dott. Franco Colli, come pure il Tribunale diocesano per la istruttoria della Causa di beatificazione, che viene aperta ufficialmente il 29 marzo 1987 nella cattedrale di Vigevano. La fase diocesana fu condotta nel periodo 1987-1989 dal Tribunale ecclesiastico di Vigevano, presieduto da don Mario Tarantola, con l’aiuto del promotore di giustizia don Piergiorgio Valdonio e del notaio Elisabetta Baratti. Il 27 marzo 1992 il competente dicastero della Santa Sede rilascia il decreto sulla validità degli atti processuali vigevanesi. Nel successivo 3 aprile la causa è affidata al relatore, p. Cristoforo Bove: inizia così la seconda fase, o fase romana. Dopo qualche mese si dà inizio alla redazione della Positio super vita, virtutibus, fama sanctitatis, vale a dire l’esposizione documentata della vita e dell’esercizio eroico delle virtù cristiane, in ragione del martirio di carità.
L’ elaborazione della Positio per vari motivi, esterni al merito della causa, non può svolgersi in maniera continuativa e rapida, passando in diverse mani. Finalmente volge al termine: nel febbraio 2004, Mons. Paolo Rizzi, dopo un lungo ed impegnativo lavoro, consegna a p. Cristoforo Bove, Relatore della Congregazione delle Cause dei Santi, una parte preponderante che formerà la stessa Positio, si tratta della Biografia Documentata. Mons. Rizzi, che il 14 marzo è nominato postulatore della Causa di canonizzazione di Teresio Olivelli, sta ultimando l’ultima parte, dai contenuti teologici, la cosiddetta Informatio sullo studio delle virtù e del martirio di carità.
Dopo avere ricevuto l’intera Positio, p. Bove provvederà alla revisione metodologica e storica, autorizzandone poi la stampa delle copie che andranno all’esame dei teologi della Congregazione delle Cause dei Santi: essi, basandosi sul contenuto della Positio, dovranno esprimere il giudizio sulla santità di Teresio. Nel lavoro finora svolto per la redazione della Positio emerge quanto segue: la convergenza della ricca documentazione, delle testimonianze biografiche e autobiografiche, come pure delle deposizioni processuali mette in evidenza il profilo virtuoso del Servo di Dio e la sua fama di santità e di martirio, come pure l’eroicità della sua morte.

DAGLI SCRITTI DI TERESIO

DAGLI SCRITTI DI TERESIO OLIVELLI

• La croce di Cristo, unica speranza, sia a me via, verità e vita ora e sempre.

• Solo in Dio la vita acquista un senso. Dio è la esigenza più imperiosa dell’umanità, la meta di una inquietudine irrimediabile che ci spinge fuori da noi stessi.

• La vita è prova, combattimento, milizia dei forti. La gioia è frutto di una lotta continua, di una riconquista di se stessi momento per momento.

• Sempre in linea o in marcia, da settimane ormai ero assente dai Sacramenti. Mi ero disseccato. Come il cervo desidera la fonte delle acque, così l’anima mia desiderava il Signore.

• Noi non siamo più di noi stessi: siamo della storia, siamo di Dio. Uomini che attivamente cercano di inserirsi nell’iniziativa divina, che scorre segreta e possente in tanta tragica vitalità, che cristianamente sperano che il mondo cresca in giustizia e carità.

• Non oscuriamo sotto il pesante moggio degli interessi conservatori la luce dei fermenti evangelici. Il nostro tempo attende un arricchimento di umanità e un approfondimento di cristianità.

• Ove la ferita è profonda e sovvertitrice la messe è sicura. Nel dolore Dio espia e crea.

• Signore, dà vita alla tua Chiesa, al mondo la pace, all’Italia uomini forti e generosi.

• Là dove puoi vivere, puoi vivere bene. Così possa io là dove è donato e posto il mio giorno essere utile ai fratelli: possa sentire la voce del Signore se non nella magnificenza del creato, nella miseria che atterra e nella carità che redime.

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PREGHIERA DEL RIBELLE – “SIGNORE, FACCI LIBERI”

Signore che fra gli uomini drizzasti la Tua croce, segno di contraddizione,

che predicasti e soffristi la rivolta dello spirito

contro le perfidie e gli interessi dei dominanti,

la sordità inerte della massa,

a noi oppressi da un giogo numeroso e crudele

che in noi e prima di noi ha calpestato Te

fonte di libere vite, dà la forza della ribellione.

Dio che sei Verità e Libertà,

facci liberi e intensi,

alita nel nostro proposito,

tendi la nostra volontà,

moltiplica le nostre forze,

vestici della Tua armatura.

Noi ti preghiamo, Signore.

Tu che fosti respinto,

vituperato, tradito,

perseguitato, crocefisso,

nell’ora delle tenebre ci sostenti la Tua vittoria:

sii nell’indigenza viatico,

nel pericolo sostegno, c

onforto nell’amarezza.

Quanto più s’addensa e incupisce l’avversario,

facci limpidi e diritti.

Nella tortura serra le nostre labbra.

Spezzaci non lasciarci piegare.

Se cadremo fa che il nostro sangue

si unisca al Tuo innocente e a quello dei nostri Morti

a crescere al mondo giustizia e carità.

Tu che dicesti:

“Io sono la resurrezione e la vita”

rendi nel dolore all’Italia una vita generosa e severa.

Liberaci dalla tentazione degli affetti:

veglia Tu, sulle nostre famiglie.

Sui monti ventosi e nelle catacombe della città,

dal fondo delle prigioni, noi Ti preghiamo:

sia in noi la pace che Tu solo sai dare.

Dio della pace e degli eserciti,

Signore che porti la spada e la gioia,

ascolta la preghiera di noi ribelli per amore.

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Libri utili per la conoscenza del Servo di Dio: Paolo Rizzi, L’amore che tutto vince. Vita ed eroismo cristiano di Teresio Olivelli, Libreria Editrice Vaticana 2004.

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Sito Internet: www.diocesivigevano.it/olivelli1/olivelli.html

RIPRENDE IL CAMMINO

OLIVELLI: RIPRENDE IL CAMMINO

La causa di beatificazione affidata a SuorTiziana


Dopo alcuni anni di sospensione, dovrebbe riprendere vigore l’iter della causa di beatificazione di Teresio Olivelli, il “Ribelle per amore” morto a Hersbruck a soli 29 anni nel gennaio 1945. L’incarico di riesaminare e portare avanti il processo d beatificazione è stato affidato a suor Tiziana Conterbia, che ha maturato una solida esperienza in questo campo, avendo recentemente concluso la beatificazione di padre Francesco Pianzola, proclamato beato il 4 ottobre dell’anno scorso in Duomo a Vigevano. «Ora che si è conclusa anche l’ostensione del corpo del nostro Padre – ha raccontato alle insegnanti dell’Aimc, riunite per la lezione finale del corso sulla storia della Chiesa in Lomellina lunedì scorso a Casamadre, a Mortara – è tempo di mettere mano anche a questa causa di beatificazione, e di affrontare l’analisi di tutte le carte»”.

In sostanza la causa di Olivelli va impostata in maniera diversa da come era stato fatto in precedenza, quando si era scelto di evidenziare il martirio del giovane. Ora dalla Santa Sede vengono indicate nuove condizioni, che non permettono più di seguire questa strada. Quindi la documentazione va riesaminata per individuare una nuova linea. che provi l’ernicità della virtù del Servo di Dio Teresio Olivelli “super vita, virtutibus et fama sanctitatis“. La “palla” passa quindi alla religiosa della congregazione delle Suore Missionarie dell’Immacolata Regina Pacis, ormai una veterana delle cause di beatificazione. Suor Tiziana, dopo le dimissioni di Mons. Paolo Rizzi, per i comprensibili impegni presso la Segreteria di Stato, ha ricevuto dal Vescovo monsignor Claudio Baggini, quale attore della Causa di Olivelli, la nomina di Postulatrice, allo scopo di arrivare almeno al completamento della “Positio“.

La nomina della religiosa è stata confermata dalla Congregazione delle Cause dei Santi il 6 giugno 2008. Il Relatore della Causa rimane sempre Padre Cristoforo Bove, al quale compete la responsabilità e la direzione del lavoro, oltre che il compito di verificare eventuali lacune o difficoltà perché possano essere colmate e risolte; inoltre padre Bove può chiedere altre perizie e farsi aiutare da collaboratori esterni. Una volta che sarà affrontata la Positio, tutta la documentazione sarà presentata all’Ufficio competente e attenderà di essere ristudiata dai Consultori storici, in caso di risposta affermativa dai Teologi ed infine passa all’esame dei Cardinali e Vescovi, membri della Congregazione delle Cause dei Santi. Un iter lungo e complesso, che richiederà certamente
molto lavoro e molto tempo
.

Intanto continuano gli approfondimenti e le iniziative del mondo degli Alpini, corpo militare cui anche Olivelli apparteneva, proprio circa la figura del “ribelle per amore”: al raduno nazionale dell’anno prossimo a Bergamo, il 7-8-9 maggio, ci sarà una mostra dedicata alla sua figura, che fu protagonista della disastrosa avventura dell’Armir in Russia. Un altro segnale di come il messaggio del giovane lomellino sia ancora attuale non solo nell’ambito della chiesa locale.