La Catechesi del Parroco sulla Castità
1° INSEGNAMENTO CATECHESI IN BRICIOLE SULLA CASTITA’
Iniziamo da questo numero del Bollettino a esporre la dottrina cattoli ca sul tema tanto delicato quanto ‘fuori tempo” della castità. Lo faremo per un po’ di mesi toccando problemi scottanti ed attuali sui quali, pur troppo, da parte di quasi tutti si ha poco conoscenza e, ciò che peggio, si è perso il “senso del peccato”. Cos’è la castità? L’istinto e l’impulso sessuale non sono forze semplicemente fisiologiche e quasi staccate dal mondo della ragione, ma si collegano mediante fattori complessi con la psiche e la ragione: la vita sessuale è sempre in stretto con tatto col sentimento, col pensiero, con l’ideale, con l’amore, con la vita dello spirito. E in questi termini che si parla di “virtù della castità”. Essa è la virtù che guida l’uso della facoltà sessuale in accordo con la ragione illuminata dalla fede. Ciò fa capire come la vita sessuale non è lasciata al libero arbitrio e alle libere scelte della persona ne è slegata da ogni ideale e valore; è arbitrario ed aberrante il dire: “il corpo è mio e lo gestisco io”. La vita sessuale è sottomessa alla ragione, non al puro istinto, inoltre è sottoposta al sentimento, è guidata dall’amore ed infine è illuminata da precise e determinate norme morali. Per questo, quando si esce da questi binari, noi cristiani parliamo di “disordine morale” e di peccato. La castità è poi “virtù”, cioè capacità di produrre interventi non solo occasionali, ma di fare di essa una moderazione permanente, uno “stile di vita”. La virtù della castità è, allora, forza e tecnica di controllo nei confronti di tutti gli impulsi che più o meno immediatamente, mirano all’unione sessuale o agli atti che ne costituiscono la fase preliminare e guida il retto uso del piacere sessuale. Vi sono situazioni che particolarmente impegnano la castità, oltre l’esercizio della propria sessualità, perché, a seconda delle circostanze, possono sprigionare una grande forza di “stimolo sessuale”: libri e situazioni erotiche, riviste, spetta coli televisivi, balli, scorrette conversazioni. Essi infatti colpiscono il sistema nervoso inclinando la volontà ad accondiscendere, a “provare piacere” e a cadere in situazioni e azioni a forte contenuto erotico. Più che mai in queste situazioni si colloca l’intervento moderatore e di difesa della virtù della castità. Occorre aggiungere che l’impegno della castità varia da persona a persona anche nei confronti di identiche situazioni, in base a una diversa sensibilità sessuale. Non tutti hanno lo stesso livello di eccitabilità e gli interventi “moderatori” variano a secondo della persona. Conclusioni: 1) La virtù della castità è “capacità di impegno e di guida” nei confronti dell’impulso sessuale. Quando in noi sorgono, ricercati o no, situazioni che eccitano fantasia e sessualità, in questo momento interviene la virtù della castità per “con tenere” e debitamente orientare gli impulsi sessuali. La capacità di autocontrollo nei momenti più eccitanti dipende dalla quantità della volontà che ciascuno ha saputo e voluto accumulare. Quando si coltiva la mente, gli occhi, la fantasia, alle immagini “abitualmente pure” si diventa capaci di autocontrollo e capacità di esercitare un uso “secondo fede e ragione” della propria sessualità. Poiché nulla è dato a caso, ma tutto si costruisce con la volontà è importante per una vita pura esercitare uno stile di vita con sani e forti ideali, con valori belli e alti. Una saggia tecnica di controllo della propria sessualità è la capacità di evitare l’incontro con sorgenti di stimolazioni sessuali fuori misura, impedendo così di instaurarsi sorgenti di eccitazione. Tutto ciò non è repressione ma tecnica sana di autocontrollo, di buon equilibrio e dominio di sé. 2) La castità non è una serie infinita di divieti e di rinunce, ma piuttosto indice di buon equilibrio, di coerenza, di buon gusto; è sostanzialmente vita di realtà superiori e con un equilibrio umano pieno e forte, è soprattutto situazione di vero ed autentico amore per sé e per gli altri: la persona casta è persona serena, aperta, pulita, amante dei valori alti della vita. 3) Ogni battezzato è chiamato alla castità. La castità riguarda solo i celibi? Tutte le persone, nei diversi stati di vita in cui si trovano, sono tenuti a vivere una vita casta: le une nella verginità o nel celibato consacrato, un modo eminente di dedicarsi più facilmente a Dio solo, con cuore indiviso; le altre, nella maniera quale è determinata per tutti dalla legge morale e dallo stato in cui si trovano, siano sposate o celibi. Le persone sposate sono chiamate a vive re la castità coniugale, le altre praticano la castità nella continenza. Si parla così di “castità giovanile”, “castità prematrimoniale”, “castità coniugale”. |
2° INSEGNAMENTO - I PECCATI CONTRO LA CASTITA’
LA MASTURBAZIONE
Un peccato che non si confessa (quasi) mai
Dopo aver considerato la castità come scelta d’amore e dominio della propria sessualità alla luce della ragione e della fede, passiamo a considerare i peccati che si commettono contro questa virtù. Il più comune è la masturbazione o autoerotismo. E’ l’appagamento sessuale fuori dal rapporto coniugale, è la ricerca del piacere sessuale fatta personalmente con l’eccitazione dei propri organi genitali che si compie da soli allo scopo di procurarsi un piacere o una distensione o un compenso. La masturbazione è peccato perché si pone al di fuori di una logica di amore. La sessualità tutta, come abbiamo detto nella precedente catechesi, è esclusivamente a servizio dell’amore ed acquista nobiltà e ‘valore morale’proprio perché si colloca in una dinamica non di mero piacere ma di dimensione d’amore. E ciò non avviene nella masturbazione. Non solo. Ma la sessualità è strumento di comunione con la persona dell’altro sesso, esprime potenzialità e valori di apertura verso l’altro. Nel caso dell’autoerotismo la persona è ripiegata su sé stessa alla ricerca di una soddisfazione personale. Ancora. L’uso della propria sessualità è in ordine alla vita e alla procreazione. Ciò manca totalmente nel caso della masturbazione. L’autoerotismo rompe questa tensione d’amore e di unità e si perde in uno stretto giro di godimento individualistico, e tutto si svolge in quadro di squallore privo di ogni ideale: E’ in questa distorsione violenta di fini imposta all’atto sessuale e nell’asservimento di esso a uno scopo egoistico che consiste il disordine morale, il peccato dell’autoerotismo. Tuttavia, pur ammesso che esso è oggettivamente peccato grave, disordine morale, non è detto che sempre e in ogni caso configuri questa gravità; ci possono essere situazioni che diminuiscono l’imputabilità morale. In ogni caso è sempre ottima cosa, farsi guidare dal proprio confessore che ci aiuta a valutare la gravità dei nostri comportamenti. Per esempio: diversa è la situazione dell’adolescente e del giovane da quella dell’adulto e della persona sposata che dovrebbe avere una vita sessuale a servizio dell’amore che trova compimento nel rapporto fisico con la propria moglie o col proprio marito. La persona di fronte a questo uso non conforme a ragione e fede non deve però mai rassegnarsi come di fronte a un avvenimento fatale e invincibile, ma deve convincersi che mantenersi casti è compito difficile ma possibile, che vale la pena di lottare per avere una sessualità equilibrata, a servizio dell’amore e in una visione di buona castità.
Diciamo brevemente di altri peccati contro castità. Brevemente non perché meno gravi, anzi la gravità e la responsabilità sonopiù grandi, ma perché sono meno comuni e si compiono, per fortuna, più raramente.
La pornografia consiste nel sottrarre il proprio fisico,l’uso della propria sessualità all'intimità del partner, con atti sessuali, reali o simulati, per esibirli deliberatamente a terze persone. Normalmente la pornografia si manifesta in riviste, filmati, immagini Vi sono anche discorsi,parole e atteggiamenti che hanno dimensione pornografica per la loro oscenità e per la loro ostentazione. La pornografia offende la castità perché snatura la propria intimità fisica, il valore dell’atto coniugale, dono intimo e reciproco degli sposi. Essa lede gravemente la dignità di coloro che vi si prestano (attori, commercianti, pubblico), poiché l'uno diventa per l'altro oggetto di un piacere rudimentale e di un illecito guadagno. Immerge gli uni e gli altri nell'illusione di un mondo irreale. È una colpa grave.
La prostituzione offende gravemente la dignità della persona che si prostituisce e ancora di più la persona che ‘usa’ delle prostitute. Colui che ‘paga’ il piacere pecca gravemente contro se stesso, viola la dignità della persona che ‘usa’, perde completamente rispetto al corpo suo e ancora di più a quello della persona ‘usata’, viola la castità. Normalmente colpisce donne, ma anche uomini, bambini o adolescenti (in questi due ultimi casi il peccato è orribile e gravissimo e diventa anche scandalo pubblico). Il darsi alla prostituzione è sempre gravemente peccaminoso ma va ricordato come quasi sempre chi si prostituisce è sotto ricatto e sotto violenza, costretto a questo vile ‘lavoro’.
Lo stupro è la violenza inferta all'intimità sessuale di una persona. Esso è peccato gravissimo, viola la giustizia e la carità. Lo stupro lede profondamente il diritto di ciascuno al rispetto, alla libertà, all' integrità fisica e morale. Arreca un grave danno, che può segnare la vittima per tutta la vita. È sempre un atto intrinsecamente cattivo. Ancora più grave è lo stupro commesso da parte di parenti stretti (incesto) o di educatori ai danni degli allievi che sono loro affidati. |
3° INSEGNAMENTO - ILLICEITA’ DEI RAPPORTI SESSUALI FUORI DAL MATRIMONIO
Rapporti sessuali occasionali Ogni rapporto sessuale è lecito solo quando avviene in un contesto di vero ed autentico amore. Ogni rapporto sessuale occasionale basato solo sull’attrattiva fisica e senza la dimensione affettiva, è gravemente illecito in quanto è un semplice esercizio di piacere fisico staccato da ogni contesto di dono d’amore. Il rapporto occasionale tra due persone che solo si desiderano sessualmente è semplicemente sfruttamento di un meccanismo piacevole ed emotivo che porta con sé solo vuoto interiore e soddisfazione dei propri istinti. L’esercizio erotico, staccato dalla sua dimensione affettiva ed intellettuale, si pone fuori di ogni ordine morale in quanto riduce il corpo a puro laboratorio di piacere. Non solo, ma la dissociazione tra corpo e spirito, può portare, specie in chi è ancora giovane, a dissociazioni di personalità ed arresti affettivi e lascia spesso vuoti interiori difficilmente colmabili. Infine una persona dedita a questi modi di soddisfazione erotica, privi di amore, finisce col precludersi forse per sempre una visione autentica dei gesti di amore, Nel coniuge costui difficilmente riuscirà a vedere i valori dello spirito e dell’affettività e finirà per rendere banale e spesso volgare il rapporto sessuale.
Rapporti sessuali tra fidanzati E’ certo che l’impulso all’incontro fisico è per se stesso naturale punto di arrivo di quella lenta maturazione di valori coniugali che maturano nel fidanzamento. I rapporti prematrimoniali, anche se avvengono in un contesto di vero amore, mancano di un altra dimensione che li priva della liceità: sono posti al di fuori del matrimonio, l’unica situazione che, secondo la dottrina cattolica, giustifica e rende leciti i rapporti sessuali. L’incontro fisico, fuori dal contesto di pienezza che è il matrimonio, esalta i suoi significati meno preziosi e altera i suoi valori di stabilità e perpetuità che il rapporto stesso esige. Inoltre si oppone alla liceità del rapporto prematrimoniale anche una ragione di carattere sociale. Solo il matrimonio crea tra i due un vincolo di ‘appartenenza’ oggettiva e totale e dà vita a rapporti comunitari e vincolanti socialmente riconosciuti e testificati dalla Chiesa. Solo il matrimonio dà vita ai diritti e doveri reciproci tra uomo e donna e verso la società, inoltre ci si dona totalmente e fisicamente, valori che mancano del tutto fuori dal matrimonio stesso, Inoltre l’atto coniugale è per sua natura aperto alla vita. Questo carattere di procreatività, inscindibile dall’atto sessuale, è logicamente e per sua natura offerto soltanto nel matrimonio. E’ chiaro come i rapporti prematrimoniali escludono categoricamente la procreazione. In conclusione: solo il matrimonio sancisce in maniera definitiva e irreversibile la decisione dei due di appartenersi come coniugi e solo nel matrimonio l’amore può debitamente aprirsi al dono della vita. Una dedizione sessuale e definitiva che non avvenga in un contesto di stabilità quale quella del matrimonio, comporta una violazione del significato profondi di cui l’atto sessuale è espressione. Pertanto ogni rapporto sessuale prematrimoniale è gravemente ed oggettivamente peccato grave, deve essere confessato. Solo il confessore saprà illuminare e guidare la coppia ad una visione della sessualità serena e cristiana. Il dono della verginità Molti ritengono la verginità un valore fuori modo e pensano che sia impossibile o peggio inutile arrivare vergini al matrimonio. Ciò deriva dalla rilassatezza dei costumi, da una visione edonistica della vita e della sessualità, scambiata come mero fatto fisico. L’aspetto più grave di questa visione è la perdita nella sessualità del carattere di servizio all’amore e della piena comunione di vita che si attua solo nel matrimonio. La verginità è l’espressione più bella dell’amore cristiano uno, indissolubile e puro. Se immaginassi queste ultime righe lette solo da ragazze che si aprono all’amore direi loro così: ‘Conserva la tua verginità come un autentico tesoro, il più bello, il più delicato. Conserva la tua verginità come autentico dono d’amore da condividere solo ed esclusivamente con l’uomo che vivrà con te il ‘tutto’ e il ‘sempre’ della sua vita con la tua. E ricorda che anche l’uomo più anticonformista e spregiudicato, sa apprezzare, quando ama davvero, la verginità come il segno di unione affettiva profonda e duratura. Sappi dire ‘no’ sereni e fermi a chi chiede il tuo corpo, sappi resistere alle facili soluzioni di compromesso. E ricorda che la verginità ti ‘conforma’ tanto a Gesù vergine casto, modello di vita. Fa dono del tuo amore solo a chi ti assicura che non ti ‘userà’ ma rispetterà i tuoi valori e i tuoi principi religiosi. |
4° INSEGNAMENTO - LA SESSUALITA’ VA VISSUTA E PRATICATA SOLO NEL MATRIMONIO La sessualità è ordinata all'amore coniugale dell'uomo e della donna. Nel matrimonio l'intimità corporale degli sposi diventa un segno e un pegno della comunione spirituale. Tra i battezzati, i legami del matrimonio sono santificati dal sacramento. La sessualità, mediante la quale l'uomo e la donna si donano l'uno all'altra con gli atti propri ed esclusivi degli sposi, non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda l'intimo nucleo della persona umana come tale. Essa si realizza in modo veramente umano solo se è parte integrante dell'amore con cui l'uomo e la donna si impegnano totalmente l'uno verso l'altra, fino alla morte. Mediante l’unione degli sposi si realizza il duplice fine del matrimonio: il bene degli stessi sposi e la trasmissione della vita. Non si possono disgiungere questi due significati o valori del matrimonio, senza alterare la vita spirituale della coppia e compromettere i beni del matrimonio e l'avvenire della famiglia. L'amore coniugale dell'uomo e della donna è così posto sotto la duplice esigenza della fedeltà e della fecondità.
È’ permessa la regolazione delle nascite ? Per validi motivi gli sposi possono voler distanziare le nascite dei loro figli. Devono però verificare che il loro desiderio non sia frutto di egoismo, ma sia conforme alla giusta generosità di una paternità responsabile. Inoltre regoleranno il loro comportamento secondo i criteri oggettivi della moralità. La continenza periodica, i metodi naturali di regolazione delle nascite basati sull'auto-osservazione e il ricorso ai periodi infecondi sono conformi ai criteri oggettivi della moralità. Tali metodi rispettano il corpo degli sposi, incoraggiano tra loro la tenerezza e favoriscono l'educazione a una libertà autentica. Al contrario, è intrinsecamente cattiva ogni azione che o in previsione dell'atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione. Questi metodi illeciti di regolazione delle nascite sono: la pillola, il preservativo, la spirale, l’interruzione dell’atto sessuale. Basti un accenno sulla ‘pillola del giorno dopo’che si assume dopo aver compiuto l’atto sessuale: essa ha carattere abortivo in quanto il concepimento avviene nell’attimo stesso dell’incontro dello spermatozoo con l’ovulo femminile e produce l’espulsione dell’ovulo fecondato.
Sono leciti gli interventi sulla sterilità umana? Le tecniche che provocano una dissociazione dei genitori, per l'intervento di una persona estranea alla coppia (dono di sperma o di ovocita, prestito dell'utero) sono gravemente disoneste. Tali tecniche (inseminazione e fecondazione artificiali eterologhe) ledono il diritto del figlio, a nascere da un padre e da una madre conosciuti da lui e tra loro legati dal matrimonio. Praticate in seno alla coppia, tali tecniche (inseminazione e fecondazione artificiali omologhe) sono, forse, meno pregiudizievoli, ma rimangono moralmente inaccettabili. Dissociano l’atto sessuale dall'atto procreatore. li figlio non è qualcosa di dovuto, ma un dono. II figlio non può essere considerato come oggetto di proprietà: a ciò condurrebbe il riconoscimento di un preteso diritto al figlio. Il Vangelo mostra che la sterilità fisica non è un male assoluto. Gli sposi che, dopo aver esaurito i legittimi ricorsi alla medicina, soffrono di sterilità, si uniranno alla croce del Signore, sorgente di ogni fecondità spirituale. Essi possono mostrare la loro generosità adottando bambini abbandonati oppure compiendo servizi significativi a favore del prossimo.
Le offese alla dignità del matrimonio L’adulterio. Quando due persone, di cui almeno una è sposata, intrecciano tra loro una relazione sessuale, anche episodica, commettono un adulterio. Cristo condanna l'adulterio anche se çonsumato con il semplice desiderio. L'adulterio è un'ingiustizia. Chi lo commette viene meno agli impegni assunti. Ferisce quel segno dell' Alleanza che è il vincolo matrimoniale, lede il diritto dell'altro coniuge e attenta all'istituto del matrimonio, violando il contratto che lo fonda. Compromette il bene della generazione umana e dei figli, i quali hanno bisogno dell'unione stabile dei genitori. Il divorzio. E’ una grave offesa alla legge naturale. Esso pretende di sciogliere il patto, liberamente stipulato dagli sposi, di vivere l’uno con l'altro fino alla morte. Il divorzio offende l'Alleanza della salvezza, di cui il Matrimonio sacramentale è segno. Il fatto di contrarre un nuovo vincolo nuziale, anche se riconosciuto dalla legge civile, accresce la gravità del peccato. Il carattere immorale del divorzio deriva anche dal disordine che esso introduce nella cellula familiare e nella società. Tale disordine, genera gravi danni: per il coniuge, che si trova abbandonato; per i figli, traumatizzati dalla separazione dei genitori, e sovente contesi tra questi. Può avvenire che uno dei coniugi sia vittima innocente del divorzio pronunciato dalla legge civile; questi allora non contravviene alla norma morale. C'è infatti una differenza notevole tra il coniuge che si è sinceramente sforzato di rimanere fedele al sacramento del Matrimonio e si vede ingiustamente abbandonato, e colui che, per sua grave colpa, distrugge un Matrimonio canonicamente valido. La poligamia è in contrasto con la legge morale. Contraddice radicalmente la comunione coniugale; essa, infatti, nega in modo diretto il disegno di Dio quale ci viene rivelato alle origini, perché è contraria alla pari dignità personale dell'uomo e della donna, che nel matrimonio si donano con un amore totale e perciò stesso unico ed esclusivo. L’incesto consiste in relazioni intime tra parenti o affini, in un grado che impedisce tra loro il matrimonio. L'incesto corrompe le relazioni familiari e segna un regresso verso l'animalità. Si ha una libera unione o convivenza quando l'uomo e la donna rifiutano di dare una forma giuridica e pubblica a un legame che implica l'intimità sessuale. L'espressione abbraccia situazioni diverse: concubinato, rifiuto del matrimonio come tale, incapacità di legarsi con impegni a lungo termine. Tutte queste situazioni costituiscono un'offesa alla dignità del matrimonio; distruggono l'idea stessa della famiglia; indeboliscono il senso della fedeltà. Sono contrarie alla legge morale: l'atto sessuale deve avere posto esclusivamente nel matrimonio; al di fuori di esso costituisce sempre un peccato grave ed esclude dalla comunione sacramentale.
L’omosessualità La morale cattolica ha sempre dichiarato che gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per molte persone una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione. Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.
Conclusione In quattro articoli ( la castità, la masturbazione, l’illiceità dei rapporti sessuali fuori dal matrimonio, la castità nel matrimonio) ho trattato ‘in briciole’ il grande e delicato tema della castità e dei peccati contro castità che i tempi moderni hanno considerato non-più-peccati. Non ho la presunzione di avere detto tutto sull’affascinante tema di una ‘vita pulita’: Solo penso di aver dato un aiutino per illuminare le coscienze di voi, mia gente. |