La Storia del Quadro

 

MARIA CHE SCIOGLIE I NODI

Ricorrenze: 8 dicembre- 15 agosto- 28 settembre

 

LA STORIA

Il nobile Wolfgang Langenmantel, sposatosi con Sophie Imhoff nel 1612, in seguito ad una crisi matrimoniale era in procinto di divorziare. Per cercare aiuto si recò nel monastero di Ingolstadt, a circa settanta chilometri da Augsburg, dal sacerdote gesuita Jakob Rem. Questi, grazie alla propria esperienza spirituale, ebbe un’ illuminazione mariana e lo invitò a pregare con forza davanti alla Vergine dipinta nella Cappella, affidando a Lei la loro situazione familiare.

Dopo 28 giorni si notarono dei miglioramenti nel rapporto di coppia e fu proprio durante la celebrazione dell’ultimo sabato del mese, il 28 Settembre 1615, che accadde un fatto particolare: mentre stavano pregando insieme, il Gesuita sollevò il nastro del loro matrimonio e…si sciolsero tutti i nodi! Il nastro faceva parte di un’usanza diffusa nel monastero, inserita nel rito matrimoniale. Al momento del “sì” le mani congiunte degli sposi venivano avvolte da un nastro bianco, appositamente preparato dalle suore, come segno visibile del legame che li avrebbe uniti per tutta la vita.

Grazie a questo fatto, la coppia evitò il divorzio e il rapportò continuò nella serenità. A ricordo dell’evento e in ringraziamento per l’unità ritrovata in famiglia, nel 1700 Hieronymus, il figlio del nobile Wolfgang Langenmantel, presbitero e dottore canonico di San Peter in Perlach ad Augsburg, d’accordo con il nipote, incaricò il pittore Johann Melchior Georg Schmittdner di dipingere una pala d’altare che ne evocasse la grazia ricevuta. La tela, dedicata alla Beata Vergine del Buon Consiglio, fu raffigurata come “Maria che scioglie i nodi” (Maria Knotenloserin), tuttora conservata in una cappella della stessa chiesa, tenuta dai Gesuiti.


 

L’ATTUALITA’

Negli anni Ottanta il sacerdote Mario Giorgio Bergoglio, oggi Papa Francesco, durante i suoi soggiorni di studio ad Augsburg, presso i Gesuiti, rimase affascinato dalla tela di San Peter in Perlach, rappresentante il ruolo di mediatrice della Madre di Gesù e decise di portarne a Buenos Aires qualche immagine: la distribuì ai sacerdoti, per divulgarne la conoscenza.

Raccogliendo il testimone, nel 1996 padre Rodolfo Arroyo, da pochi mesi parroco di San José del Talar nella capitale argentina, fece dipingere una copia del quadro da un’artista locale e la espose, per portarla a venerazione nella sua chiesa.

“Nuestra Senora la que Desatalos Nudos” venne intronizzata alla presenza di migliaia di fedeli.

Divenuto arcivescovo, mons. Bergoglio ne consolidò il culto, servendosi di quell’effigie anche come biglietto da visita personale.

L’8 dicembre del 2011, l’ormai cardinale Bergoglio, futuro papa Francesco, durante una celebrazione nella chiesa di San José del Talar, sottolineò il fatto che “Dio vuole che ci fidiamo di Lei, che le affidiamo i nodi dei nostri peccati per far sì che Lei ci avvicini al suo Figlio Gesù”.

La devozione si estese rapidamente nel sud America.

Una coppia franco-brasiliana, Denis e Susel Bourgerie, ne espose una riproduzione nella chiesa di Maria Porta del Cielo a Campinas in Brasile e da allora il culto si diffuse per il mondo.

Oggi Maria dei nodi si venera in molte chiese d’ America, dell’Asia e dell’Europa, Italia compresa.

In seguito alle numerose testimonianze di grazie ricevute, fu composta la famosa novena che oggi si prega nelle varie lingue del mondo.


 

LA DESCRIZIONE DEL QUADRO

Il pittore rappresenta la Vergine Maria come colei “che scioglie i nodi dalla cintura della vita coniugale”.

L’immagine è quella di una giovane donna, bella, vestita di rosso con un drappo blu, come mosso dal vento, sopra le spalle e i fianchi. Ben visibile sulla parte alta del quadro è la colomba simbolo dello spirito Santo: Maria è il tempio dello Spirito Santo!

Sulla testa ha una corona di stelle e la luna sotto i suoi piedi che, contemporaneamente, schiacciano la testa al serpente: Maria è l’Immacolata!

Ha un atteggiamento sereno, ma è tutta concentrata sul compito che le è affidato: sciogliere i grossi e piccoli nodi di un nastro bianco, aggrovigliato.

Questa scena richiama alla mente una immagine usata da sant’Ireneo. Egli, accanto al rapporto Adamo-Cristo, sviluppa quella tra Eva-Maria. Accogliendo il Cristo, Maria diviene necessaria alla salvezza, causa di salvezza con la sua ubbidienza, mentre Eva, con la sua disobbedienza, aveva causato la morte. E’ Maria che scioglie i nodi alla disobbedienza di Eva portando la vita. Così come ha generato Cristo, Maria genera anche le membra di Lui alla vita. Per Ireneo, Maria è associata alla Redenzione e il suo grembo materno è fonte di rigenerazione degli uomini in Dio.

Anche gli angeli, servitori e strumenti di Dio per accompagnare gli uomini, occupano un posto di rilievo nel quadro. Il nastro con nodi di tutti i tipi è offerto alla Vergine da sinistra da un angelo che sembra  dire. ‘Guardate gli uomini cosa sono capaci di fare’; Maria lo scioglie e lo  lascia scivolare a destra, ormai libero e liscio, nella mani di un altro angelo che dice: ‘Ecco Maria che cosa può fare’..

Inoltre nella parte inferiore del quadro si distingue l’arcangelo Raffaele che tiene per mano Tobia (è un piccolo riferimento al nobile Wolfgang che si dirige verso il monastero accompagnato dell’Arcangelo). Nella Bibbia, il libro di Tobia ci presenta la storia di come Dio, servendosi dell’arcangelo Raffaele, il cui nome significa “Dio guarisce”, conduce due coppie di sposi: Tobi e Anna, Tobia e Sara a liberarsi dal male presente nelle loro relazioni familiari e coniugali.


 

LA NOVENA

La devozione a Maria che scioglie i nodi consiste della recita del  S. Rosario, intercalata al terzo mistero da una supplica, appositamente composta, e si recita per nove giorni consecutivi.

Ogni novena scioglie un nodo.

I “nodi” rappresentano i problemi che paralizzano lo spirito e il corpo, ci tolgono il sonno e ci procurano sofferenza: si tratta di situazioni bloccate, a livello personale ma specialmente nella vita familiare, di difficile situazione.

La novena a “Maria che scioglie i nodi”, è conosciuta anche come “la Novena che distrugge il diavolo”: è una Preghiera molto potente e molto ascoltata dalla Madonna.

Ma perché l’intercessione di Maria infastidisce così tanto il demonio?

Durante un esorcismo l’ha rivelato il demonio stesso:

“Perché Suo figlio corre subito, se pregato da Sua Madre!”.